Le risposte alle domande più frequenti sull'amianto e la sua rimozione.

In passato l’amianto è stato utilizzato in modo massicciosia per le sue proprietà ma anche perché risultava molto economico. Tra i tanti prodotti contenenti amianto ci sono:

  • corde
  • nastri e guaine per la coibentazione di tubazioni di cavi elettrici vicini a sorgenti di calore intenso come forni e caldaie
  • tessuti per il confezionamento di tute protettive antifuoco
  • coperte spegnifiamma
  • carta e cartoni utilizzati come barriere antifiamma
  • pannelli di fibre grezze compresse impiegati per la coibentazione di tubazioni
  • filtri costruiti con carta di amianto o polvere compressa utilizzati nell’industria chimica ed alimentare.

Dall’impasto con altri materiali si ottenevano l’amianto a spruzzo, utilizzato:

  • come isolante termico nei cicli industriali con alte temperature (es. centrali termiche e termoelettriche, industria chimica, siderurgica, vetraria, ceramica e laterizi, alimentare, distillerie, zuccherifici, fonderie)
  • come isolante termico nei cicli industriali con basse temperature (es. impianti frigoriferi, impianti di condizionamento)
  • come isolante termico e barriera antifiamma nelle condotte per impianti elettrici.

E’ stato impiegato, inoltre, nel settore dei trasporti per la coibentazione di carrozze ferroviarie, di navi, di autobus, ecc..

La verifica viene fatta in base all’aspetto del materiale, all’eventuale marchiatura, alle conoscenze tecniche di chi esegue l’accertamento oppure può essere eseguito tramite un laboratorio attrezzato.

Ai sensi dell’articolo 12 comma 5 della Legge 257/92, presso le unita’ sanitarie locali e’ istituito un registro nel quale e’ indicata la localizzazione dell’amianto floccato o in matrice friabile presente negli edifici. I proprietari degli immobili devono comunicare alle unita’ sanitarie locali i dati relativi alla presenza di tali materiali. Anche l’Ente pubblico deve provvedere all’individuazione della presenza di amianto relativamente alle strutture di propria competenza e presentare l’autonotifica.

Ci si può rivolgere ad un tecnico competente che sia anche un Coordinatore Amianto, abilitato ai sensi dell’articolo 10 della Legge n. 257/92 e articolo 10 del D.P.R. 8/08/1994, ovvero in possesso di titolo di abilitazione rilasciato da parte delle Regioni o Province autonome, attestante la partecipazione ad un corso specifico e superamento della verifica finale. Tale corso, di livello gestionale, è rivolto a chi dirige le attivita’ di rimozione, smaltimento e bonifica dell’amianto.

Occorre interpellare imprese abilitate iscritte all’Albo Gestori Ambientali nella categoria 10 (sottocategorie 10a e 10b). Il personale di tali imprese deve essere abilitato ai sensi dell’articolo 10 della Legge n. 257/92 e articolo 10 del D.P.R. 8/08/1994, ovvero in possesso di titoli di abilitazione rilasciati da parte delle Regioni o Province autonome attestanti la partecipazione a corsi specifici e superamento della verifica finale. Tali corsi sono a livello:

  • operativo, rivolto ai lavoratori addetti alle attivita’ di rimozione, smaltimento e bonifica;
  • gestionale, rivolto a chi dirige sul posto le attivita’ di rimozione, smaltimento e bonifica.

Anche se si presenta integro l’amianto può rilasciare delle fibre in aria se viene sottoposto:

  • Agenti atmosferici
  • Infiltrazioni d’acqua
  • Interventi di modifica o di manutenzioni
  • Vibrazioni o spostamenti d’aria
  • Spostamenti del materiale

Una volta rimossa una struttura di amianto solitamente viene installata una nuova copertura che deve essere realizzata in modo adeguato alle norme di sicurezza e alle normative CE. Le ggaranzie a cui guardare sono soprattutto la resistenza agli agenti atmosferici e l’insonorizzazione degli ambienti.

Nei casi di incapsulamento dell’amianto ci sono una serie di procedure lavorative e burocratiche che vanno eseguite:

  • Comunicazione alla ASL di competenza di inizio e fine lavori e relative documentazioni
  • Campionamenti ambientali per rilevare le fibre di amianto disperse
  • Rilascio delle certificazioni di avvenuto incapsulamento
  • Lavaggio Preventivo, se occorre effettuare un trattamento preliminare di pulizia delle superfici, prima dell’applicazione del prodotto incapsulante
  • Piano di controllo e manutenzione

L’intervento di confinamento dell’amianto regolato dai D.M. 06/09/1994 e D.M. 20/08/1999 è necessario quando l’area contaminata è a rischio di dispersione di fibre e c’è pericolo di inquinamento ambientale. Le procedure sono:

  • piano di lavoro alla ASL
  • analisi del manufatto
  • allestimento opere di sicurezza
  • fornitura e posa del nuovo materiale
Da Loveco preventivo e sopralluogo sono sempre gratuiti